Lume barocco

Sentire raccontare di lume d’epoca dalle forme barocche ricoperto con foglia d’oro, che emana luce sospeso all’interno di una gabbia metallica sembrerebbe qualcosa di surreale proprio come la situazione che stiamo vivendo in questo periodo.
Siamo chiusi dentro case che una volta venivano vissute come isole di pace nelle quali rifugiarsi mentre oggi queste vengono vissute come gabbie opprimenti.
Ciò nonostante il lume all’interno della sua gabbia continua ad emanare luce. Tale luce, intangibile, non viene imprigionata dalla struttura metallica e ne esce portando con se solo alcune lievi ombre. Altrettanto intangibili come la luce sono i pensieri, in questo momento più che mai bisogna lasciarli splendere facendoli uscire dalle gabbie ed illuminando all’esterno con una luce, nuova e positiva, senza lasciarla offuscare da inutili ombre portate da altrui pensieri.

Omaggio all’eretico

Il 17 febbraio 1600 veniva ucciso Giordano Bruno “l’eretico”. Tra i massimi esempi di personificazione della libertà di pensiero. Proprio da lui e dall’eresia trae ispirazione l’opera della quale vi parlo oggi.

L’opera realizzata ai piedi della Piramide di Mauro Staccioli è stata concepita come un percorso che potesse dare all’osservatore una serie di spunti di riflessione. Il tema scelto da Antonio Presti per il Rito della Luce 2019 è stato “l’Eresia” in tale opera, l’eresia è stata intesa come manifestazione del libero pensiero. All’inizio del percorso il visitatore viene accompagnato da una serie di frasi brevi scritte da Alessandra Milione, dopo questa prima parte ci si ritrova di fronte ad un muro di ferro, l’unica via per oltrepassarlo è attraverso due varchi… il “Varco del pensiero condizionato”, basso poiché quando si pensa con la testa d’altri ci si abbassa al pensiero altrui… attraversato il varco si finisce catturati all’interno di una rete, senza alcuna via di uscita perché non c’è evoluzione nel percorso del pensiero condizionato. Il secondo varco “Varco del libero pensiero” si presenta in oro, con una forma circolare ispirata all’Ensō (cerchio dell’illuminazione) simbolo Sacro Zen aperto verso la terra, chi lo attraversa si manifesta “eretico” in quanto libero pensatore… oltrepassato il varco bisogna intraprendere subito un percorso in salita; la via dei liberi pensatori è spesso difficile. Lungo il percorso ci si ritrova in mezzo ad una folla che addita l’eretico, è gente bassa che non si eleva perché gestita dal pensiero altrui, è la folla che nelle piazze (reali e virtuali) addita l’eretico. Soltanto una di loro si eleva, diventa oro, si illumina e indica all’eretico il percorso da seguire, sempre in salita fino al punto più alto. (Antonio La Colla) #art #ateliersulmare #piramide38parallelo #fiumaradarte #ritodellaluce2019 #ritodellaluce #artecontemporanea #arte #landart #architetturatemporanea #termporaryart #contemporaryarts #incontrmporanea #antoniolacolla #wood #gold #iron #architetturatemporanea #architecture #architettura #antoniolacolla #circle #door

Solstizio d’inverno “BLU”

Quella del 21 dicembre da molti viene definita come “la notte più lunga”, in realtà il solstizio d’inverno è un momento di rinascita. Dopo una notte lunga ed apparentemente interminabile puntualmente sorge all’orizzonte il grande disco solare per illuminare e riscaldare vita e pensieri. Da questo momento fino al prossimo solstizio d’estate la luce solare che vediamo con i nostri occhi sarà sempre maggiore.

L’opera “BLU” è una composizione lignea (100×100 cm) realizzata con centinaia di listelli. Il grande cielo blu scuro e frastagliato non è altro che un solstizio invernale interiore; dentro di noi avviene tutto questo quando sembra tutto buio, senza una via di uscita, ma come per il solstizio d’inverno l’arrivo del sole riaccende la vita scaldando il cuore ed infondendo speranza.